Carver Deodato 2010 - Strumentale, Dark, C86

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Ascoltare i Carver è come seguire distratti fotogrammi di vario genere, immergersi in uno schermo limpido e approcciare immagini di polizieschi o micidiali splatter, camminare lungo binari o viali polverosi o ancora incroci di traffico cittadino, non disdegnando spiagge e seminterrati bui: tanti luoghi e tempi molteplici si alternano in una composita struttura da film che omaggia il regista Ruggero Deodato e i suoi cannibali, le rapine e gli inseguimenti a zampa di elefante, i fatti di cronaca da poveri noi con Licio Gelli e Marcello Dell'Utri, i salmi domenicali di tutto il calcio minuto per minuto, l'Italia in salsa pop e aroma di elettronica, ballabile ma non troppo, moralista e riempipista, bacchettona in tv e viziosa a tu per tu. Un gioco di strumenti, campionamenti, sospensioni e negazioni, ripensamenti, voce narrante e pesante silenzio, racconti di pura cinematografia e finestre sulla realtà più o meno perversa, il pulp e il kraut e la messa in onda di mondi differenti, fantasia da divano e original sound track di un particolare giorno di zapping. Signori di vari colori o comuni animali, i Carver incollano nove brani cinici e gustosi in un lavoro a metà tra divertissement e presa di posizione, con un risultato eterogeneo e accattivante che coinvolge in pieno e non delude, uno stimolante patchwork di contenuti e stili in free download che lascia immersi in uno schermo limpido ad approcciare immagini, tra disillusione e sogno, con giusto piacere.

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La recensione Deodato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-05 00:00:00

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