Musica potente, riff taglienti e immediati, follia cibernetica…C’è davvero di tutto in questo promo dei DyNAbyte che riescono, nei tre brani presentati, a mescolare abilmente nuove sonorità e old style spiazzando l’ascoltatore anche grazie ad un ottimo lavoro di arrangiamento e produzione.
DyNAbyte nasce dalla fusione delle parole ‘dynamite’, la potenza devastatrice, ‘DNA’, corredo genetico degli organismi viventi, e ‘byte’, l’unità di misura della capacità di memoria del computer.
Si parte alla grande con il brano che da il nome alla band e subito si viene trascinati in un vortice scandito da una base di batteria elettronica e chitarre monolitiche tanto coinvolgente da non poter fare a meno di scuotere la testa. Si sentono richiami ai grandi Sepultura ma non appena si cerca di capire meglio il ritmo si viene spiazzati da cambi repentini. Cosi come il secondo pezzo “I’ll rise”, caotico e volutamente freddo come il caos elettronico che ci circonda, con la voce che urla e il basso torturato dal bravo johN che martella il cervello. Si finisce con “No mercy”, dal ritmo guerriero e massacrante, inframezzata da parti vocali di grande impatto e chitarre graffianti e incisive… rabbia allo stato puro.
Che dire? Siamo di fronte ad una band che ha saputo trovare un modo non banale di comporre - e anche l’ausilio del pc rientra a pieno merito tra i parametri riconoscitivi del gruppo che ha fatto della tecnologia aberrante la sua arma di protesta. Un applauso quindi anche alla produzione veramente buona per un promo che non mancherà di procurare complimenti e attenzioni da parte di qualche casa discografica, grazie ad una scelta accurata e puntigliosa delle sonorità sempre granitiche e allucinate.
Ci troviamo di fronte ad artisti preparati e di esperienza come dimostra anche la presenza di Davide Queirolo, bassista dei magnifici Necrodeath, gruppo con grandi prospettive e potenzialità.
Sentiremo spesso questo nome.
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La recensione Promo 2001 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-28 00:00:00
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