Marquez Il rumore migliore 2010 - Rock, Pop

Il rumore migliore precedente precedente

Pop intimo e semplice, senza artifici e appesantimenti intellettuali. Libero da armature complicate ma al tempo stesso svincolato da banalità, da compromessi commerciali e da derive troppo patetiche. Il secondo ascolto è decisamente meglio del primo e invoglia a scavare meglio al suo interno per tirare fuori la bellezza. Che si intravede in diverse occasioni. "Succede che bisogna muoversi" apre le porte ad una brezza di aria pura e gentile, come il resto del disco che costantemente segue questa scia di leggerezza velata da tristezza. Moltheni, Carpacho, Perturbazione, Non voglio che Clara si riscoprono tra le pieghe di 12 pezzi che scivolano con una naturalità che colpisce, impreziosita qua e là dell'apporto ammaliante di archi e piano. Dodici pezzi, alcuni funzionano meglio e incidono in maniera netta, altri si presentano più riluttanti. C'è anche la malinconia, che si alterna a istanti più armoniosi e solari. La scrittura è matura anche se non sempre brillante, e i contenuti molto immediati e diretti. "Signora mia dell'ignoranza" è un inno romantico e sofferente che si incolla più di tutte le tracce. Marquez è un progetto carino, che non è accondiscendente al mainstream e non fa il filo neanche al mondo indie, alla ricerca di un'identità forte e di uno slancio decisivo per catturare pienamente e con più convinzione.

---
La recensione Il rumore migliore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-11-26 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia