JOYLEONS Joyleons (Omonimo) (CD Single) 2010 - Patchanka, Twee, Turntablism

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Veramente difficile raccontare, con soli tre pezzi tra le mani, cosa stia facendo una band, quale sia la direzione del suo lavoro. Mi reco così a piè pari sul suo Myspace, con la scusa di cercare il sito di riferimento da segnalare in redazione perchè sia poi inserito nella stessa pagina in cui andranno queste mie parole, ebbene: commuovente. I gruppi top dei perugini Joyleons sono, ad occhio e croce, gli stessi miei, tutta new wave/dark/electro dei primi 80, anche qualcosa di raro da ritrovare tra le preferenze musicali odierne. Si va infatti dai più noti Magazine, John Foxx, Gary Numan, Echo & The bunnymen, Cabaret Voltaire, XTC, Cocteau Twins, a rarità per patiti come gli indieprecursori The Feelies o i ricercatissimi tedeschi DAF. Niente da dire insomma, parto benissimo, se non che il prodotto che mi ritrovo ad ascoltare non solo mi pare non abbia in sé nulla di tutto ciò ma risulta di una povertà spiazzante. "Quando saremo migliori" si risolve in 3.44 minuti di nenia oratoriale, quasi una sorta di preghiera su base musicale preregistrata in modo pessimo. "Miraggio" si apre un po' a livello compositivo ma rasenta l'inascoltabile sempre a causa della pessima produzione del suono. Nell'insalvabile emerge l'ultima traccia, "Strongest attraction", un brano che, se non altro, può ricordarci una hit non ballabile degli 80s d'oro. L'ep sembra registrato in una stanza e ci fa sentire tutte le imperfezioni possibili, voci gracchianti, rumori, fruscii... è una volontà? Diciamolo subito: se dietro questa terribile produzione c'è una qualche volontà del gruppo di risultare vintage, mi scuso personalmente, il risultato però, anche in questo tentativo, è pessimo.

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La recensione Joyleons (Omonimo) (CD Single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-04 00:00:00

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