Io?drama Da consumarsi entro la fine 2010 - Pop

Da consumarsi entro la fine precedente precedente

Secondo full length per i milanesi Io?Drama, "Da consumarsi entro la fine" continua la proposta rock pop del primo "Nient'altro che madrigali" e segna un affinamento delle sonorità e della qualità tecnica del gruppo, anche grazie al lavoro svolto con Paolo Mauri alla produzione. Giunta al traguardo con qualche rimaneggiamento nella formazione e tanta pratica sui palchi, la band conferma e rilancia su quanto di buono ha consentito loro di formarsi una solida fanbase.

Per quel che riguarda il nuovo materiale, il disco si apre con episodi più spiccatamente pop rispetto agli esordi, in prima fila il singolo estratto, "Musabella", dal video solare e TV-friendly e dai toni forse inediti per la formazione. Altri brani invece danno sfogo alla vena più creativa e scura della band, come in chiusura la bella e kafkiana "Gli ultimi versacci di Gregor Samsa". E tra questi due estremi si muove il grosso del disco, che si mantiene fedele alla linea. Viene anche proposto per la prima volta un vecchio cavallo di battaglia del gruppo, "Preghiera agnostica", che nonostante fosse già presente nei primi demo e nei live, non aveva ancora trovato agli occhi della band la sua forma definitiva. Gli acuti ed i testi di Fabrizio lasciano sempre il marchio di fabbrica, sia nell'approccio poetico sia nella neanche tanto sopita vena politico-polemica un po' adolescenziale ("Din Din Delirio", "Fosse Stanotte L'Ultima" e la splendida "Nel naufragio"). La parte strumentale non è da meno ed ognuno riesce ad inserirsi con personalità negli arrangiamenti, sia il violino, che spesso regge la scena da sé, sia chitarra e batteria, che regalano finezze in continuazione. Il livello medio rimane alto e questa volta la produzione è sensibilmente migliorata, riuscendo a rendere l'amalgama sonoro del gruppo pulito ed elegante. Le melodie ed i ritornelli sono sempre efficaci e dopo qualche ascolto tutte le tracce vanno a memoria senza difficoltà. L'insieme delle influenze, spesso rintracciabili nei brani, viene rielaborato con personalità, rendendo l'impronta del gruppo evidente.

Insomma un'ottima seconda prova, che si apre forse con sonorità eccessivamente doppio zero per alcuni fan di lunga data, ma che con gli ascolti ripetuti riesce a reggere il confronto col primo disco e ne segna l'evoluzione. Non resta che confrontarsi nuovamente con i palchi vicini e lontani ed augurarsi che il tempo sia galantuomo e foriero di ulteriori innovazioni. Bravi.

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La recensione Da consumarsi entro la fine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-14 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • damarama 14 anni fa Rispondi

    giusto ieri, ho sentito un loro pezzo su Caterpillar...dire che fan cagare è un eufemismo...ma poi dove hanno registrato sto disco????? In sala prove con un registratore digitale cinese?

  • faustiko 14 anni fa Rispondi

    E qualche traccia in ascolto no?