Altrastrada …in un mondo di forse… 2000 - Pop

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Ogni qualvolta il sottoscritto riceve dischi di cui vi vado a raccontare, la tristezza mi affligge. Capita ciò perché se da una parte so bene che ognuno sceglie il proprio modo di fare musica, dall’altra pensi che la politica di Rockit, tesa anche ad incentivare una certa attitudine a suoni alternativi, sembra svanire nel nulla. E non che i romani Altrastrada abbiano chissà quale colpa, ma con un disco del genere chi mai si potrà accorgere di loro?

Quando Antonacci, quando Curreri, quando Ramazzotti, il vocalist Danilo asseconda a meraviglia le melodie della sei corde del fratello Gianni e del compagno Andrea, finendo per annoiare sicuramente chi scrive e certamente i vari direttori artistici di major e/o label pseudo-indipendenti. Qui è tutto all’insegna del levigato, del pulito, della melodia a metà fra il cantautorato e il paraculo, che ai nostri viene anche relativamente bene ma, dio santo, …dall’Inghilterra tirano fuori i Coldplay e perché un qualunque talent-scout italiano lancerebbe, anche solo nel mercato interno, una band del genere?

Passino i concittadini Sautiva, che almeno tentano un approccio vagamente ‘alternative’ con qualche ventata di tecnologia, ma il quintetto capitolino in questione di rock ne ha proprio poco, anzi nulla! E la ricetta pop è da rivedere, almeno dal punto di vista dell’originalità.

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La recensione …in un mondo di forse… di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-23 00:00:00

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