Malamonroe Mamma non piangere 2010 -

Mamma non piangere precedente precedente

Un EP scanzonatissimo, a metà tra lo spirito anarchico delle Kandeggina Gang e la sfrontatezza un po' ambigua di Donatella Rettore, i Malamonroe si presentano con queste sei tracce patinatissime, pop nel midollo, anche quando affrontano cover. "Margherita non lo sa" di Dori Ghezzi, un sentito omaggio a quegli anni '80 italiani, quasi kitsch, ma rimasti nell'immaginario collettivo per le giacche con le spalline e la totale libertà di espressione sul palco di Sanremo, e "Regolarmente", dove si va a toccare un mostro sacro come Mina. Per quanto ogni tanto si pecchi di ingenuità, come nel testo di "Mamma non piangere", questo totale menefreghismo tipico degli adolescenti ("Mamma non piangere se non sono a casa mai, mamma non rompere se mi alzo tardissimo") fa sorridere e si rivela specchio di ognuno di noi.

"Principe", storia di sesso orale da autogrill e "Il male che mi fai", normale racconto di un amore andato in pezzi, sono due aspetti legati proprio a questa visione del mondo non troppo impegnata, dove le cose importanti sono l'amore e il sesso, la ribellione, la libertà e la strafottenza. Musicalmente, avvisaglie di leggera elettronica alla Cure di "Close to me" (più evidenti in "Mamma non piangere"), chitarrine e poche pretese rendono il tutto scorrevole e pop, ma così pop che non mi stupirei di vedere presto i Malamonroe in televisione, con la biondissima cantante Eleonora a fare la Jo Squillo dei tempi moderni.

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La recensione Mamma non piangere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-06-30 00:00:00

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