Milledacconto Milledacconto 2001 - Psichedelia, Progressive, Hard Rock

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I Milledacconto fanno rock. Su questo non ci sono dubbi. Anche se il demo-cd risale all’anno scorso, la recensione di questo gruppo lombardo non può che lasciare un vago senso di soddisfazione nelle orecchie. Ancora una volta un gruppo che gira attorno ad una voce ben impostata su ritmi e tonalità e mai una volta sbavata in una qualsivoglia occasione sfortunata. Anche se non si dovrebbe, il commento prende il via dalla riarrangiata “Pensiero Stupendo”, che dalla versione di Patty Pravo ha perso un po’ di voce (nemmeno tanta) ma ha guadagnato decisamente tanta grinta da vendere e distribuire a grandi dosi magari durante un’esibizione dal vivo. La prima traccia del CD è “Uomo”: interrogazione esistenziale sulla condizione umana dal punto di vista testuale, chitarra distorta al punto giusto e suoni rugginosi ma eleganti che ricordano a tratti il vecchio buon glam-metal degli anni passati, con un paio di soli di chitarra da manuale e un riff veloce e dannatamente carico.

La seconda Traccia, “Un passo da te”, pur cominciando sulla scia di “Angeli” del vecchio Vasco nazionale, trova un’identità diversa di rock-pop-ballad. Eppure il ritmo è già sentito, ma del resto anche chi come i milledacconto cerca l’originalità del suono in primis, non può essere totalmente avulso da tutto quello che è già stato creato e ascoltato. Ad ogni modo un brano piacevole ancora una volta caratterizzato dalle pause strumentali al posto e momento giusto.

Non convince invece il testo di “Vampira”: bel sound veloce e divertente (una sorta di ska-rock alla Meganoidi)ma che forse non centra molto con le parole, nonostante l’ottima prova (ancora una volta) di tutti gli strumenti.

Ottimo invece l’incontro testo-note in “Luci nella notte”. Una serie di accelerate e brusche frenate che dividono il ritmo in parti uguali e pause azzeccate con la solita chitarra ruvida e cattiva che non concede (e menomale!) un attimo di tregua.

Un CD che, anche se penalizzato dal numero troppo scarso di pezzi (quattro sono effettivamente TROPPO pochi, restiamo in attesa dell CD completo per ottobre), può essere considerato un buon lavoro. Pollice decisamente alzato per i “Milledacconto”.

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La recensione Milledacconto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-02 00:00:00

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