Compact Moroboshi Compact Moroboshi (LP) 2011 - Punk, Elettronica, Post-Rock

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Avevo avuto modo di ascoltare i Compact Moroboshi in un EP che mi era stato recapitato per qualche strano motivo in un foglio di carta spillato ai quattro angoli, con la dicitura "Compact moroboshi", tre titoli e un numero di telefono, scritti in una grafia neanche tanto ordinata – ovviamente fu amore al primo ascolto. I brani di quell'EP sono adesso contenuti in questo LP: fulmini e saette.

Irriverenza punk, melodie pop e quintali di effetti, chitarre brit, voci contraffatte e batteria in quattro con cassa dritta, in un confine labile tra dance e indie. "Bass drive" è un ritornello martellante, su una linea di basso continua a decisa, ci porta dritti al centro del dancefloor. "Two many djs playin'", forse ispirato per l'appunto ai Soulwax, contiene nel testo la filosofia dei tre livornesi/milanesi: "but now everybody wanna be a dj" 'cause "everybody wanna make some fun". La forza sta tutta nelle liriche spigliate, su cui domina il dono della sintesi, melodie orecchiabilissime che rendono tutti i brani potenziali hit da classifica. La cura dei suoni è molto buona per un disco autoprodotto: non molto vari, ma di certo efficaci. Il tutto ricorda le fortunate formule di gruppi come Bloc Party ("I don't sleep enough") e The Hives, questi ultimi soprattutto in relazione al fatto di aver scelto una durata piuttosto concisa per i dieci brani (meno di 3 minuti a pezzo, in media), che in questo genere si rivela una decisione azzeccata. Un electroclash mordi e fuggi, d'assalto, d'azione. Senza ombra di dubbio, i Compact moroboshi invaderanno presto le nostre piste da ballo, quelle grandi dei club o quelle improvvisate delle nostre camerette.

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La recensione Compact Moroboshi (LP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-02 00:00:00

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