Paolo Rigotto Corpi celesti 2011 -

Corpi celesti precedente precedente

Il cd di Paolo Rigotto è l'opera di un cantautore un bel po' fuori dal comune. Fa tutto lui: testi, musiche, arrangiamenti, chitarre, programmazioni, foto, eccetera eccetera. L'unica cosa che non fa sono le sculture ritratte in copertina, e basta. Per il resto, non avete scampo. "Corpi Celesti" è il mondo di una sola persona, nel bene e nel male. E' il punto di vista di un individuo e del suo sguardo distaccato, che permea tutto l'album e può finire per confondere un po' l'ascoltatore.

Prendiamo ad esempio "Canzoni d'amori". L'idea di citare titoli di diverse canzoni italiane è molto carina, ma la voce da robot con cui ciò viene fatto lo è un po' meno. Anche "Scheda madre" nasce da un buono spunto, ma finisce per lasciare un po' interdetti. Mettere assieme tutti i rumori possibili e immaginabili prodotti dal computer è una scelta sicuramente ad effetto. Il problema è che questo non si accompagna a scelte musicali azzeccate. Paolo Rigotto ci aggiunge un po' di musica (poca e spesso troppo distante dal resto del brano) e un testo assolutamente incomprensibile senza la lettura del libretto.
"Due di notte" è la ragione per cui ascoltare questo disco. La musica è fatta bene, il testo è semplice, comprensibile, adatto al brano, scopriamo persino che Paolo Rigotto ha una bella voce. Il mondo musicale di "Corpi Celesti" trova senso così, quando sono le "Due di notte" e le sperimentazioni se ne vanno a letto, lasciando spazio a un cantautore forse un po' meno fuori dal comune, ma molto più convincente.

---
La recensione Corpi celesti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-18 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia