Gentless3
I've buried your shoes down by the garden 2011 - Indie, Folk, Slow-core

I've buried your shoes down by the garden

Solenni, gotici e salmodianti, i Gentless3 registrano l’esperienza post in modo credibile ed incisivo, senza però rilasciarne una personale lettura.

Una certa solennità marziale, intrappolata in “Since”, inaugura l’ascolto di questo disco gotico e “lento”, che fa della riproposizione post il suo orizzonte. Talvolta eccellenza, a tratti limite.

C’è una certa sghemba “ammucchiata”, nel codice della band, come se un James Hetfield si dibattesse tra il monolite Mogwai e lo slowcore, mettiamo, dei Codeine – vedi “Cameback From”, tra chitarre tremule e un inglese ancora un po’ acerbo. I Songs: Ohia, o anche Bill Callahan, vanno colti in “On Busting The Sound Barrier”, di suono antico e seppiato come un dagherrotipo.

“Peggy + The Houses” sembra il cuore mediano su cui è stato congegnato il lavoro, strategicamente più dinamica rispetto al resto – ricorda bellamente gli ultimi movimenti degli EDM, con salde radici nei 90.

È un disco dignitoso, con qualche vagito en avant, ma che per sua stessa natura preme sul margine estremo della referenzialità, avendo il genere raggiunto un esiziale limite semantico.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.