Guignol
Una risata...Ci seppellirà 2011 - Rock

Una risata...Ci seppellirà

Satira leggera e idiozia elegante: un disco dalle mille verità, con la partecipazione di Cesare Basile

Ripesco un disco lasciato per troppo in attesa. “Una risata vi seppellirà” è il terzo lavoro discografico dei lombardi Guignol (a cui poi è seguito il buon "Addio Cane", 2012). Il cuore pulsante qui è l’ironia, come già il solo titolo lascia intendere: l’intero album è infatti attraversato da satira leggera mista ad una buona dose di idiozia elegante. Dieci brani scanzonati, in bilico tra rock ‘n roll e pop, con tinte a tratti garage, si alternano in un vortice visionario e ballerino di note e verità. “Cristo è annegato nel Po”, il brano di apertura, scimmiotta le cose più grandi di noi, ma anche le basse aspirazioni del popolo italiano.

La partecipazione di Cesare Basile – che suona l’ukulele e canta in “12 marmocchi” - non passa certo inosservata; il risultato è un’ipnotica ballata che si prende gioco dello stile di vita dell’uomo moderno, basti pensare alle provocatorie parole: “E ci vuole faccia tosta/e ci vuole un bel coraggio/soli con la strafottenza/contro l’uomo organizzato/sono armati di insolenza/contro l’uomo organizzato/soli con la strafottenza/contro l’uomo organizzato”. “Polli in batteria” invece, dissacra la folla che vive imitando il comportamento altrui in attesa dell’arrivo del padrone che prima rassicura, e poi tira il collo: un monito in musica che cerca di tirare le orecchie a chi “predica bene e razzola male”. Infine “L’incendiario”, pezzo tirato e deciso della durata totale di 11,11 minuti, chiude il discorso con un coinvolgente idillio tra testo e ritmo blues.

Si tratta di un disco non banale, che, anche grazie al contributo di Basile, Amaury Cambuzat e Davide Gammon, viene reso ancor più meritevole di segnalazione.

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