Songs for Ulan The globe has spun and we're all gone 2011 -

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Un po' d'acqua sotto i ponti è passata per il napoletano Pietro De Cristofaro aka Songs For Ulan, ma felicemente constatiamo un ritorno fresco ed ispirato, ricco di spunti per intelligenti riflessioni sullo stato dell'arte italica.

Se alle spalle l'artista lascia briciole di un universo alt-country desertico e folk-rock da frontiera - reminiscenze che spaziavano dalla solidità di un Mark Lanegan alle dolcezze d'oblio à la Jeff Tweedy, questo nuovo lavoro potrebbe esser salutato come lieta summa teorica di una tradizione folkaiola da epopea: se a rinverdire la memoria ci sono le influenze di Ryan Adams, Greg Dulli e Nick Drake, nonché un tributo riuscito al Cohen più gotico nella reinterpretazione di "If It Be Your Will".

Al disco hanno collaborato il pluridecorato Cesare Basile e artisti come Dave Muldoon e Tiziana Cera (che verga le liriche di tre brani), oltre al solido apporto della band di sempre, cioè Pappalardo alla batteria, Mirone alla chitarra e Di Nocera al basso. Un disco intimo, dimesso, quasi ad assumere la qualità dell'osceno (un po' fuori dalla scena, un po' sinistro), che ama restare al di là della bagarre del clamore pop, per un artista che si lascia dietro ulteriore valida prova di sé.

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La recensione The globe has spun and we're all gone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-05 00:00:00

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