Brothers in Law Brothers In Law 2011 - Rock

Brothers In Law precedente precedente

Ce li avete presenti i Jesus And Mary Chain?

Io quando ci penso mi viene subito in mente quella foto di loro con le facce tristissime in un campo di fiori gialli, che secondo qualcuno dei miei amici è stata ripresa come citazione in un recente servizio fotografico delle Dum Dum Girls. Roba da malati, lo so, ma secondo me tutto questo confabulare dopotutto un senso ce l'ha, un senso che abbraccia dentro quest'universo di fiori gialli e delay anche i Brothers in Law.

Nicola e Giacomo, ventenni hailing from Pesaro, ormai eletta nuova capitale italiana del rock oscuro giovane e tormentato, si impongono agli ascolti con un ep omonimo pubblicato in fomato digitale per Tannen Records qualche settimane fa. Un ep che si impone perché (proprio come il debutto dei Be Forest, l'altra band pesarese in cui milita Nicola) per una volta non è in ritardo. Non c'è nessun provincialismo, nessuna affettazione, niente chitarre posticce e menate da indierocker da cameretta, ma solo del sano rock n' roll che si perde in miliardi di echi ruvidi proprio come facevano i santissimi Jesus And Mary Chain, e nasconde melodie dolci che abbiamo sentito uscire dai rossetti delle Dum Dum Girls solo qualche concerto fa. A tutto questo ben di Dio c'è anche da aggiungere una certa attitudine surf à la Crystal Stilts e qualche romanticheria ubriaca da adolescenze passate ad ascoltare i Velvet Underground, che dà al tutto una vena di autorevolezza a sostenere con solide colonne il vintage che non ci potremo mai permettere.

Ora, non so se dalle parti di Pesaro esistano campi di fiori gialli così belli, ma di sicuro certe estati torride di psichedelia e distorsioni, cemento in evaporazione e baci fiammanti sono chiuse tutte in questo meraviglioso ep.

---
La recensione Brothers In Law di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-05-24 00:00:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia