Ductia Il ramo d'oro 1999 - Sperimentale, Folk, Etnico

Il ramo d'oro precedente precedente

...quando intorno all'enigma dell'esistenza ruota l'arcano...
Si legge sulla prima pagina del booklet, in evidenza sul logo stilizzato, che colpisce per la minimale armonia, quasi ipnotico e forse immaginabile come funzionale alla soluzione dell'enigma sopra citato!

L'armonia e la delicatezza delle 13 tracce del cd, liberamente ispirato da un lavoro di James George Frazer, e' scandita dall'ottimo Massimo Giuntini (vedi Dagda e Modena City Ramblers) con i suoi strumenti direttamente "dalle verdi brughiere d'Irlanda" ed e' levigata dai tappeti sonori di Carlo Gnocchi.

"Mia" la vedrei benissimo come tema per un prossimo film di Nanni Moretti, ipotetico sfondo ad una probabile passeggiata di riflessione in vespa, da cui lasciarsi trasportare insieme a suoni catartici carichi di energia positiva.Il risultato della contaminazione tra i loop digitali e le analogiche "pipes" e' molto piacevole, vecchio (in questo caso: mai obsoleto!) e nuovo si fondono molto bene generando atmosfere ibride, ma mai fredde, rischio sempre in agguato in questo tipo di operazioni, rischio che i Ductia sono riusciti ad evitare, probabilmente brindando con un "viva" pinta di Guinness tra una session e l'altra!

---
La recensione Il ramo d'oro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-10-28 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia