Cesare Carugi Here's To The Road 2011 - Cantautoriale, Rock, Alt-country

Here's To The Road precedente precedente

Piedi piantati in Toscana, testa e suono nelle campagne statunitensi

From Cecina, dreamin' Nashville. Si è perso e ritrovato per strada, questo ragazzo di trentatre anni: una vita passata con una sei corde a tracolla e i grandi classici di Young e Dylan sul giradischi. Le sue prime canzoni risalgono al '93, quando, giovanissimo, inizia a esibirsi nei locali della zona come one-man-cover-band dei sopra citati miti del folk. Poi tanta gavetta e oggi "Here's to the road", l'esordio di Carugi sulla lunga distanza.

Nelle undici canzoni del disco, le litoranee toscane lasciano spazio alle highway e le campagne si trasformano in countryside. Sarà forse il leggendario Mercatino Americano di Livorno, a pochi chilometri da Cecina, ad avere influenzato l'immaginario di Carugi? Fatto sta che, già dopo dieci secondi di ascolto, non ci sono più dubbi: Cesare è italiano, ma fa di tutto per non sembrarlo. Come da copione, un pezzo tirato apre il disco (la trascinante "Too late to live Montgomery"), mentre una ballad ("Cumberland") lo chiude. In mezzo, Carugi dimostra di aver imparato bene la lezione dei grandi maestri e d'oltreoceano, invitando un loro connazionale - Michael McDermott, folk singer di Chicago - come ospite nella intensa "Dakota lights and the man who shot John Lennon".

Eppure, c'è qualcosa che non convince appieno in "Here's to the road". Va bene, il classic rock e il country sono per definizione generi musicali dai confini abbastanza definiti. Si avverte, però, la mancanza del guizzo in più, di una maggiore voglia di osare. Il disco scorre bene, ma si perde spesso in qualche banalità di troppo - "There ain't nothing wrong with goin' nowhere" e "Caroline" su tutte. Spiccano invece "London rain", con il suo incipit malinconico, e "32 springs", che pare uscita da uno Springsteen d'annata. "Here's to the road", in conclusione, è il disco di un onesto artigiano del country, che, pur non impressionando, regala diversi momenti piacevoli. Aspettiamo la seconda prova, accompagnata magari da un pizzico di coraggio in più.

---
La recensione Here's To The Road di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-10 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia