Slug Still playing our songs 2001 - Rock, Metal, Crossover

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E’ facile, potrei liquidare il tutto dicendo che non si tratta di un disco ‘very cool’ , che gli Slug sono un gruppo totalmente fuori moda - e che in confronto i Radiohead della svolta elettronica (?) sono dei “ganzi” supersonici -, ma sarebbe contro i miei principi (quei pochi), dato che odio le cose ‘in’ e quelle ‘out’.

E allora? Cosa c’è che non quadra in questo album? I Metallica, è tutta colpa dei Metallica (sempre loro, poverini!) che sono entrati nell’olimpo delle rockstar e hanno creato un plotone di accaniti fans con il chiodo e le borchie, tristemente decisi a proporre all’infinito la solita formula metal; senza contare che ormai anche Hetfield e soci avrebbero bisogno di una rinfrescata, visto il valore delle ultime prove.

E cosi via al vocione e alle schitarrate tamarre, il tutto condito in salsa crossover che oggigiorno non fa mai male; un festival di banalità che in alcuni momenti resuscita persino il fantasma dei peggiori Iron Maiden, di cui ero cosi contento di essermi liberato.

Un disco che non decolla mai e che vive su cose sentite e risentite, interpretate peraltro con cattivo gusto; per me è troppo, ridatemi gli anni ’80, ridatemi il cimitero di “Master of Puppets”, vera sorgente luminosa… qualcuno lo regali agli Slug per il prossimo Natale, magari si butteranno sulla musica dance.

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La recensione Still playing our songs di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-07 00:00:00

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