StampoScusa capo2011 - Rap, Hip-Hop

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Se Albertone avesse avuto il coraggio di arrivare fino in fondo a quest'album, probabilmente gli sarebbe scappato un "Ammazza che zozzeria!".

Rime sui soldi che non ci sono, su quanto è sfigato ma in realtà anche no, anche boh; le puttane, i politici porci che predicano bene ma razzolano male, la droga. Canta e rappa, Stampo. È stressato, è depresso, però fa rap lo stesso. Contro le tipe vuote, le fighe di legno ecc. È così come lo vedi, Stampo, rime politically uncorrect. Trans e autogrill e uffici ecc. Le scoregge ecc.

Chiariamo una cosa: non ho mai pensato che l'orecchiabilità dei ritornelli sia un punto a favore di una canzone. Machiavellicamente, ok: ma solo se sei dalla parte di chi scrive le canzoni ("Oh, 'sto ritornello che ho fatto si attacca al cervello!"). Dalla parte dell'ascoltatore, parliamone. Oppure non parliamone affatto e a occhi chiusi inseriamo pure "Asereje" e "Gasolina" nella classifica delle 100 canzoni di tutti i tempi. E magari anche "Felicità".

Quindi niente abbagli con 'sto album di Stampo, che rifà il verso ai Two Fingerz: i ritornelli funzionano, ok, le produzioni sono ruffiane quanto basta con la cassa in quattro, i suoni trance, l'autotune come se non ci fosse un domani. Ok. Tuttavia: scusa, capo, non mi avrai mai.

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La recensione Scusa capo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-22 00:00:00

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