Simoncino La Maison L'occasione 2011 - Rap, Hip-Hop

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Simoncino prende da Dargen, Fibra e Dogo. Il risultato è qualcosa di interessante, ma niente di nuovo sotto il sole

La fertilità della scena rap italiana e delle sue varie 'scuole' non mi aveva ancora fatto incappare in qualche eterodosso discepolo di nomi come Club DogoTwo Fingerz o Fabri Fibra, ovvero qualcuno che ne seguisse le orme agendo però al di fuori di qualsivoglia ala protettiva.

Mi accade invece di ascoltare il disco in download gratuito di Simoncino e finalmente ecco l'imitatore al varco: con qualche sopresa. Perché l'emulazione è distribuita su riferimenti diversi: il primo dargeniano, il più ostico da seguire (perché, sia detto una volta per tutte, Dargen D'Amico lo sa fare solo Dargen D'Amico) ma allo stesso tempo immediatamente riconoscibile: quando parte “Devi scappare” mi salta il monocolo mentre penso a “Prendi per mano D'Amico”, e, mentre mi riprendo e lucido la lente, Simoncino mi dice dargenianamente “Trovati un lavoro”.

Il secondo invece fabrifibriano: “Contratto a progetto” con anadiplosi dello stesso termine che è tipica dello stile del rapper di Senigallia (“Male, in Italia va sempre male / e la notte si dorme male / e mangiamo di fretta e male / e il rapporto con lei va male male”).

Il terzo clubdoghiano – sia in termini di flow che di argomenti trattati – zona “Mi fist” (“Milano è tossica”), anche se il ragazzo vuole smentire (“32” sono appunto trentadue barre, ovvero battute, di dissing rivolto proprio a Dogo Gang: “Non vengo dalla Zona Uno”, “Io sono il capo: chi l'ha mai detto?” ecc.). Anche gli efficaci beat, nella maggioranza elettronici secondo il suono del momento, sembrano confermare le impressioni di cui sopra: nihil sub sole novi.

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La recensione L'occasione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-25 00:00:00

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