Neuromantik And chocking and breathing 2011 - Pop rock

And chocking and breathing precedente precedente

Il lato oscuro del synthpop è nascosto dentro un tunnel dove in fondo non c'è luce

Un viaggio nelle zone d’ombra. Una passeggiata dove la luce arriva a fatica. Un soggiorno nello scantinato della propria coscienza. La colonna sonora di questo salto nel buio è fatta di suoni sintetizzati, melodie aspre e una cassa dritta che non smette mai di pulsare. Schegge acide, una passione per l’alterazione del suono e una voce che spesso e volentieri fa il verso alla new wave anni ’80. La superfice è decisamente industrial ma in sottofondo qualcosa ricorda anche l’esplosione della house degli anni ‘90 , tipo “Dubnobasswithmyheadman” degli Underworld per intenderci. Come se i Depeche Mode si mettessero a riarrangiare i brani del reverendo Marilyn Manson.

“And choking and breathing” è un album intenso e coerente, piacevole da ascoltare in cuffia con i bassi che perforano i timpani, la drum-machine che non ti molla un attimo, mentre le chitarre tessono trame orecchiabili che si infilano subito in testa. Un debutto interessante e una band da tenere assolutamente a mente. Purtroppo si fatica a trovare un tratto distintivo, una vera personalità che sicuramente è nascosta da qualche parte ma spesso viene calpestata da un suono non troppo innovativo. Entrate in questo tunnel buio, lasciatevi trasportare. Una volta arrivati in fondo, non aspettatevi di vedere la luce: il viaggio, però, potrebbe essere davvero interessante.

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La recensione And chocking and breathing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-03 00:00:00

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