Compilation Funkadelica 2001 - Grunge, Hard Rock

Funkadelica precedente precedente

E chi l’avrebbe mai detto che un giorno due dj italianissimi, all’anagrafe Cavalli e Scanavino, avrebbero pescato un siffatto jolly? Beh, qualcuno ci ha creduto e ha prodotto questo cd, piazzando poi il pezzo come colonna sonora di uno dei programmi più seguiti della stagione. Il resto, poi, è venuto da sè, anche se, è bene precisare, tutto il progetto ha almeno un lustro di vita.

Leggendo infatti le note del booklet, scritte rigorosamente in inglese, si apprende qualche nozione in più relativamente a “Funkadelica”; in principio si trattava di una serata in cui la Feel Good Productions proponeva le proprie selezioni musicali in un singolo locale. Col passare del tempo, e anche grazie all’aiuto dei ‘colleghi’ coinvolti in seguito anche su questa compilation, il brand comincia a girare e la serata diventa itinerante sia sul territorio italiano che su quello europeo. Si decide, perciò, di realizzare un documento discografico che prende definitivamente forma nel settembre 2001. All’interno di questo troverete 13 tracce totali in cui il suono prende spunto da diversi generi legati in maniera diversa al mondo della dance - quindi funk, breakbeat, drum ‘n’ bass, dub e, soprattutto, molti ritmi e sonorità tipiche della musica indiana.

Non a caso il sitar in copertina - che è poi lo stesso strumento campionato nella traccia apripista - la dice lunga sulle influenze e sui ‘ripescaggi’ che caratterizzano il lavoro di tutti gli artisti coinvolti. Certo è che se “The feel good vibe” vi ha particolarmente colpito, per avvicinarvi a questo disco dovreste essere un minimo a conoscenza della materia; se ad esempio già vi siete dilettati con gli Asian Dub Foundation o, ancora meglio, con Thievery Corporation e/o Mo Horizons, questa raccolta potrà incontrare il vostro gusto. Si tratta infatti di aver a che fare con dell’elettronica non particolarmente spinta, ma neanche realizzata per le classifiche. Che poi il singolo estratto abbia avuto sorte migliore, non significa certo che sia stato concepito a priori per ottenere tali risultati.

Tutti i brani del prodotto, infatti, si inseriscono in una logica di contaminazione, forse ingrediente principale del disco e prerequisito, nonché ‘disposizione mentale’, sulle quali si sviluppa poi tutto il discorso artistico.

Adesso non vi rimane che ascoltare le 13 tracce, magari spingendo un po’ più del solito sul vostro essere curiosi e sul rischio; non rimarrete delusi.

---
La recensione Funkadelica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-22 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia