BXP Last Acid 2011 - Elettronica, IDM

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L'eredità di Aphex Twin comincia a pesare un po' troppo sulla creatività dei producer di casa nostra

"Quanta Rephlex dentro a quel tuo pezzo alla Aphex?" si chiederebbe Caneda se buttasse un orecchio al nuovo Ep di BXP (ammesso e non concesso che il nostro segua l'etichetta fondata da Richard D. James e Grant Wilson-Claridge)... Sì perché se una cosa è sicura, è che il suono forgiato a Sheffield in casa Warp - e declinato poi nella sua forma braindance proprio in seno all'etichetta di Aphex Twin - ha preso un discreto piede in terra nostrana, pur non avendo mai creato una "scena" organica.

Ecco dunque che i bolognesi BXP si inseriscono in questa corrente tra pad e break hardcore ("Riphop"), tra acid house zona "Selected Ambient Work vol. 1" ("Nervosetto") e melodie zona "Drukqs" ("Step_step"), tra suoni 8 bit ("Ambidestro") e beat hip hop ("Last acid 2"). L'unico aggiornamento di quel suono primigenio sembra essere rappresentato dai tagli di voce fourtetiani della già citata "Ambidestro". Ma a ben vedere fu lo stesso Kieran Hebden a far propria quella tecnica compositiva di James, quindi tutto torna.

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La recensione Last Acid di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-09 00:00:00

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