Festa Mesta Demo 2001 - New-Wave, Indie, Grunge

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Festa Mesta! Come non pensare ai Marlene Kuntz, già, e invece… beh, toglieteveli dalla testa perché in questo demo non c’è niente di tutto ciò. E infatti appare difficile pensare ai Festa Mesta come ad una ex-cover band dei suddetti piemontesi. Il primo dei due pezzi contenuti nel demo rimanda piuttosto ad atmosfere a metà tra dark e new wave, tipici di un glorioso underground italiano anni ’80. Sonorità che mi hanno fatto tornare alla mente i tempi in cui ad 'Arezzo Wave' c’erano, sì e no, cinquanta persone - e gli Altered States non erano ancora morti e…ok ok, basta con i ricordi.

Insomma, il brano di apertura di questo cd pur non essendo impeccabile, soprattutto per via di un mixaggio che lascia un po’ a desiderare, ha in se degli spunti interessanti, sia nelle melodie che nel testo e tutto sommato potrebbe essere un buon punto di partenza. Lo stesso non si può dire per la seconda traccia, che, cercando di inseguire un’idea più rock e più ruvida, finisce per risultare piuttosto piatta e con pochi spunti sia nel testo che nella musica - con tanto di ostentato assolo finale peraltro neanche troppo ben 'confezionato'.

A conti fatti, direi che c’è un buon 50% su cui poter lavorare, e potrebbe essere proprio questo un punto di partenza da tenere presente per elaborare nuovi percorsi cercando di mantenere uno stile più personale possibile.

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La recensione Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-03-13 00:00:00

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