Words and Actions Can't feel 2011 - Lo-Fi, New-Wave, Dark

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Grandi sostenitori dell’analogico, i Words And Actions propongono un electrodark rigorosamente anni ottanta, forse troppo.

Analogico o digitale? This is the question. Il grande revival della darkwave si gioca in gran parte nella scelta dei mezzi, tra chi apprezza le novità tecnologiche sul mercato e i ‘puristi’ che inseguono i veri suoni eighties, ma con i Words And Actions andiamo oltre: loro escono su musicassetta.

Eccessivo? Non so, so però che, se non ci fosse il pc, io non potrei ascoltarli. Al di là di osservazioni di costume, questo album è davvero un concentrato di memoria, zeppo di continui rimandi, di un nero denso che non accenna mai ad alleggerirsi, una oscura coltre derivativa che ricopre interamente quaranta minuti, che si muovono tra goth dark, postpunk ed elettronica minimale. L’incipit di “Lack Of Desperation” mi fa subito pensare a “Bela Lugosi’s Dead” dei Bauhaus, lo stesso si dica per “Years Getting Over”; “We’ll Fall Where We Always Fell” potrebbe essere invece un brano dei Sisters Of Mercy, l’ombra dei quali aleggia un po’ su tutto il disco, vista l’impostazione vocale del singer, che ricalca quella di Andrew Eldritch anche se più inclinata verso l’EBM. “Can’t Feel” si risolve in un lavoro un po’ monotono e riservato agli amanti del genere, con pochi spunti originali, francamente faticoso da digerire, seppure dotato di un innegabile fascino d’antan.

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La recensione Can't feel di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-05 00:00:00

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