L'estrema pretesa di creare un genere nuovo fondendo power e progressive metal.
Il mio parere sugli Avelion sarebbe stato meno impietoso se la band non avesse dichiarato, nella biografia, che il suo intento era quello di superare le barriere di genere, creando una nuova forma in cui il power metal si incontra con il prog: basterebbe ascoltare un disco qualsiasi dei Blind Guardian per comprendere che la fusione tra i due filoni era già in atto sin dalle origini.
Assolutamente nulla di nuovo, dunque. Solo un discreto Ep metal che fa riferimento ai Labyrinth, con ciò che ne consegue: ampio uso di tastiere, ritmica sostenuta, che ricorda l'incedere galoppante di una cavalcata, magari verso una bella da salvare dai draghi in pieno stile epic (del resto il nome stesso della band è mutuato da una saga fantasy) e una voce pulita che, pur non essendo malvagia, non riesce a sostenere la forza degli arrangiamenti.
Il benvenuto nella terra di Avelion che con “Cold embrace” la band intendeva offrirci non è del tutto riuscito.
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La recensione Cold Embrace (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-08 00:00:00
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