Sandro Sgarzi è un "self-made man": in questo suo ultimo lavoro ha composto le musiche e i testi, li ha suonati e cantati, e li ha arrangiati. Insomma, ha fatto praticamente tutto da solo. E come spesso capita in questi casi, la qualità della realizzazione ne risente. Non è tanto la registrazione o il mixaggio (sotto la media), ma proprio i brani nella loro interezza risultano poco convincenti. Le sonorità si assomigliano un po' tutte, con chitarre a intrecciare trame con delicatezza e una sezione ritmica ridotta all'osso, e poco altro. La ricercatezza e la "nobiltà" del blues sono decisamente distanti. La parte vocale, poi, risulta un po' zoppicante (anche nella dizione inglese) ma forse risulta meno penalizzante che se avesse proposto un genere diverso di musica. Durante l'ascolto, le canzoni passano una dietro l'altra in maniera leggere, quasi soffice, senza colpire con decisione l'orecchi dell'ascoltatore (o meglio, il mio...). E' un disco più adatto a fare da sottofondo alle chiacchiere di una gita in macchina sulla A4 che ad un ascolto a casse urlanti e in religioso silenzio. Purtroppo, il blues o il rock-blues sono parecchio distanti da questo "Surrounded", e il buon Sgarzi, nonostante l'impegno, deve, a mio parere, lavorare ancora molto per raggiungerli.
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La recensione Surronded di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-10 00:00:00
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