Un cocktail di rocksteady e swing addolcito da una suadente voce femminile
Niente di nuovo, tutto chiaro fin dall’inizio. Se non vi trovate in sintonia con ritmi in levare, contrabbasso e una buona sezione di fiati in primo piano lasciate perdere subito. Se invece vi piace, continuate ma senza farvi troppe illusioni. Il cocktail è shakerato con sonorità caraibiche che si sposano con lo swing di Buscaglione e il retrogusto è dolce come la melodia di una canzone di Bob Marley.
L’Orchestra di Torino è capitanata da una suadente voce femminile, accompagnata da gente che in passato si è fatta le ossa sui palchi assieme a Persiana Jones e Roy Paci. L’esperienza c’è e l’impressione è che questa si dimostri paradossalmente come un freno. Tutto troppo liscio. Niente è fuori posto. Talvolta è necessario rimescolare un po’ le carte, soprattutto se ci si misura con una musica che prende ispirazione da stagioni passate ormai da molto tempo. La moda di riarrangiare grandi successi italiani degli anni ’60 in versione ska-reggae è passata e comunque non si trattò certo di un periodo da ricordare. Tranne rare eccezioni, come gli Ska-J, l’effetto nostalgia è ormai ridondante e la qualità è generalmente piatta.
Anche per questo la versione reggae di “Sono come tu mi vuoi” di Mina è fuori tempo massimo, fa venire voglia di ascoltare subito l’originale e lascia a desiderare almeno quanto la cover dello stesso brano che fece Irene Grandi qualche anno fa. Diverso il discorso invece per la versione caraibica del tema di Lupin III. Spassosa e fresca, forse la scelta migliore in questa manciata di brani che non sono certo da buttare, ma per ora restano il biglietto da visita di una band che non dice molto.
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La recensione S.B.Ò. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-06 00:00:00
COMMENTI (1)
lupin III piacevole, ma dopo questa versione dei Tokyo Ska Paradise Orchestra (formazione giapponese dal tiro prodigioso), ahimè, la sfida è persa in partenza. youtube.com/watch?v=nR-MvgV…