"Il nostro lavoro nasce dall’incontro di un’esperienza rock in cui convergono atmosfere europee e italiane dell’ultima generazione con l’attrazione per ‘cut-up’ e ‘manipolazioni sonore’ e la passione per suoni e ritmi elettronici".
Sono queste le parole usate da Chiara e Davide per spiegare il loro progetto a due, sorta di viaggio che fa tappa nei territori della psichedelia e dell’elettronica. I 7 brani totali denotano una precisa conoscenza del percorso da affrontare (sentire queste sonorità in un demo è un’utopia!), ma peccano, paradossalmente, di ‘poca ingenuità’; intendo dire che in Concerti esemplari l’esperienza maturata dalle due personalità nei Grandfather Morris viene fusa con ottimi spunti di elettronica, ma se in alcuni frangenti ci fosse stata più ‘sufficienza’, il prodotto non sarebbe risultato così omogeneo nei suoni.
Mancano insomma cambi di ritmo ‘sostanziali’, tanto che già due ascolti consecutivi rendono il lavoro fin troppo ripetitivo. Pur con le pecche del caso, l’uso di samples e campionatori vari è lodevole, sia dal punto di vista tecnico che musicale. C’è però bisogno di un fattore ‘disturbante’ che serva a portare variazioni di sostanza in questo sound monolitico.
Se non si fosse capito il duetto ha tutto il nostro incoraggiamento nel continuare sui solchi già segnati, con la raccomandazione di imboccare qualche bivio in più, rischiando così (im)probabili deviazioni di rotta che potranno portare solo buoni frutti ai fini della ricerca musicale.
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La recensione Concerti esemplari di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-12-25 00:00:00
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