La Sintesi
Un curioso caso 2002 - Rock, Pop, New-Wave

Un curioso caso

Inizia malissimo questo secondo disco dei La Sintesi: apre il lavoro il primo singolo “Stare fuori”, imbarazzante esperimento pop che stupisce per la pochezza delle liriche (stucchevole il ritornello che recita: “vorrei dormire fuori tutte le notti / però mia madre non mi dà il permesso / perché ha paura che magari non torno / o che se torno non sono lo stesso”) e che all’epoca dell’airplay (autunno 2001) aveva fatto pensare al peggio.

La ribalta dell’Ariston, però, ha in qualche modo risollevato le sorti dei Nostri, che in quell’occasione hanno presentato “Ho mangiato la mia ragazza”, piacevole canzoncina che anticipa un po’ le sonorità che caratterizzano tutto l’ultimo album, realizzato stavolta con la consulenza di Pino Pischetola e quindi non più in compagnia di Morgan, che ci mette comunque lo zampino - meglio: le tastiere - in “Piccole forme di solitudine”, forse uno degli episodi più piacevoli del lotto.

Ma nei fatti si sente che il Castoldi non siede più in cabina di regia, una novità che per il quartetto non sappiamo dire se sia un bene o un male; se infatti le composizioni sembrano staccarsi (relativamente) dai canoni imposti dal leader dei Bluvertigo all’epoca de “L’eroe romantico”, il livello medio della scrittura non ci sembra tale da potersi meritare il confronto con i vertici del precedente cd.

Eppure, qui dentro, ci sono quantitativamente più singoli rispetto all’esordio (tipo la battistiana “Un giorno noi due” o la successiva “Un faro nella notte”), ma nessuna delle tracce candidate al titolo ci sembra in grado di ‘sbancare’ i palinsesti dei network; rimane così l’ascolto casalingo, un piacevole passatempo che di certo non sconvolgerà le vostre frequentazioni in fatto di musica. Difficile ipotizzare, quindi, nuovi adepti per i La Sintesi, ma per chi ne ha apprezzato le gesta fin dai primordi, “Un curioso caso” rappresenta una conferma quasi del tutto positiva se non fosse per la traccia d’apertura su cui si è già ampiamente disquisito ad inizio recensione.

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