Le Pornoriviste ci accompagnano da anni e sin dal titolo dell'ennesimo ritorno si capisce che ben poco è cambiato in questo tassello della nostra cultura popolare contemporanea. Adolescenziali, volgari, sognatori, polemici, malinconici, Tommi e compagnia ormai vanno avanti per la loro strada, nonostante gli anni e i cambiamenti di line up (Marco per Dani alla chitarra ed alla voce) ed etichetta (dalla fu Tube Records alla Edel).
Timone ben saldo a mantenere la cifra stilistica maturata, il gruppo lombardo si destreggia nella usuale alternanza tra pubblico e privato, portando l'ascoltatore in un immaginario italiano fatto di storie d'amore ("Bollicina"), Marco Salvini ("La peggio cosa"), cinghiali e Baustelle.
Anche dal punto di vista musicale la proposta è energica e porta a frutto le molteplici esperienze dei membri del gruppo. Buona la continua staffetta al microfono di Tommi e Marco, bilanciata lungo tutto il disco. Marco aggiunge grinta, aggressività ed un ottimo controcanto nelle doppie voci, rendendo la mezz'ora di brani varia e coinvolgente. Anche le canzoni sono riuscite, i ritornelli si fanno cantare da subito, la scrittura è semplice ed efficace.
Insomma l'ennesimo buon episodio punk rock, che forse non farà nuovi proseliti ma che conferma le Pornoriviste tra i nomi che contano nel pop punk italiano.
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Ci siamo sprecati eh.. comunque non è Matteo Salvini al posto di marco?
> rispondi a @callmeotisLe pornoriviste senza IL Dani. Noooooooooooooooooo
> rispondi a @lello128Si, è Matteo Salvini, svista
> rispondi a @brainandwodkaSecondo me troppo scontati e poco originali. Riff gia sentiti mille volte, testi un po banali
> rispondi a @carlo_bene