Apro l’ennesimo pacco ed infilo il cd-promo nel lettore, senza leggere nè nomi, nè indicazioni, nè fogli/posologia in cui i gruppi si sopravvalutano e mostrano quanto siano scarsi nell’usare il photoshop crakkato.
Il primo pezzo m’inchioda, due o tre impressioni affiorano subito alla mente: il basso, stile Depeche Mode di “Useless”, s’impone subito per precisione e potenza, la chitarra rimanda agli U2 del periodo migliore (pre “Th Joshua Tree”), le tastiere - ed in genere i delayed loops - creano una rete particolarmente avvolgente. La canzone, siccome è di questo che si tratta, mi spinge al fatidico gesto onanista: repeat. Al secondo ascolto la voce emerge in tutta la sua freschezza e l’arrangiamento la illumina in maniera adeguata: il testo è in italiano e, quando vado a leggerne il tiotlo nel foglietto delle indicazioni, scorgo anche il nome del gruppo: i Sirenetta H. Che sfondano una porta aperta: li avevo già visti accompagnare Garbo in un recente concerto fiorentino e mi avevano colpito per intensità e compostezza.
Nel secondo e terzo brano si cambia atmosfera: la tromba ricorda i La Crus dell’omonimo album, la chitarra, specialmente nei finali, riporta alle sonorità dei Cure di “Wish” ed il cantato, in bilico tra oscurità ed aperture garbiane, s’impone ancora.
I testi sono particolari: piccoli quadri di vissuto quotidiano che s’incrociano con dichiarazioni d’inadeguatezza ed immersioni introspettive; il risultato è buono ed abbastanza originale.
Nel prosieguo del promo s’incontrano, via via, diversi intriganti episodi: il quarto brano è un notturno intimo e confidenziale che richiama (ma solo) per la scelta dei suoni i Massimo Volume; la quinta canzone è una ballata/colonna sonora piena di archi sintetizzati, vocine insane e, cosa non da poco, un ritornello in carne ed ossa, che vorresti tornasse più spesso.
Rimetto il ciddì da capo... “again and again and again...” ed esplicito questa recensione come un’adesione fan-atica; il gruppo mi piace. Parecchio.
Auspico un futuro prospero e, soprattutto, ‘a tema’ con quanto ho ascoltato oggi.
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La recensione Promo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-05-08 00:00:00
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