Heisenberg Immaginarie linee matematiche tra cielo e terra 2012 - Screamo

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Come colpi nel buio, o improprie armi da fuoco, gli Heisenberg sfornano cinque brani che sfonderebbero la resistenza dei giubbotti antiproiettile. Muovendosi tra attenzione alle radici del genere e passione screamo confezionano un lavoro preziosissimo, pieno di parole urlate nel modo più adatto.

Hai bisogno di un disco che ti aiuti a pomparti i muscoli prima di spaccare la faccia del tuo acerrimo nemico? Il più stronzo sulla faccia della terra, quello a cui proprio non puoi esimerti dal dare una serie di ganci e testate in pieno volto? Ecco, questo lavoro dei romani Heisenberg potrebbe aiutarti nel tuo intento. Ti consiglierei però di maneggiare con cura questo potentissimo lavoro del gruppo capitolino, onde evitare spiacevoli epiloghi alla questione suddetta. Con un ascolto ripetuto di questo album potresti addirittura fargli troppo male e disintegrare ogni piccolissima particella del suo corpo, in barba alle più accreditate teorie quantistiche.

"Immaginarie linee matematiche tra cielo e terra" è un disco che ti ruggisce in faccia la propria rabbia, tra rimandi hardcore della vecchia scuola italica (i Negazione e chi sennò) e spruzzi di emo di pregevolissima fattura, chitarre che si intrecciano con delicate linee di piano e catartici testi prima sussurrati e poi sputati in faccia, con il dolore proprio dei giorni di pioggia acida. L'urgenza e la sensibile irruenza di "Incontrarsi a Copenaghen" rappresentano vette di bravura assoluta. La potenza e la foga di "Majorana aveva ragione..." e la successiva "...Eppure aveva torto" sono l'apice di un sound screamo che spinge la band della capitale nel gotha dell' hc nostrano.

Un disco in cui le immagini del passato e le terrificanti prospettive del futuro contribuiscono a creare un immaginario fatto di solitudine, ricerca del proprio essere, l'impossibilità di crescere e la paura di riuscire a farlo. Gli Heisenberg sono un'eccitante prospettiva e una spaventosa verità, fanno il loro con fresca maestria scrivendo brani dall'impatto assoluto. Bastano queste cinque tracce per capire che alle volte "il mondo sembra girare al contrario per un secondo", se veramente così fosse questi cinque ragazzotti romani sarebbero continuamente sulle prime pagine e nelle home delle riviste di settore. Purtroppo al contrario non si gira mai e ci accontentiamo di ascoltarli a casa combattendo il caldo e immaginando il prossimo attacco al nostro peggior nemico.

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La recensione Immaginarie linee matematiche tra cielo e terra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-12 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • lamoeluimignora 12 anni fa Rispondi

    esce su Fallodischi. aho!

  • NicoB 12 anni fa Rispondi

    hahah pensavo parlassero del mitico W.White leggendo Heisen... :D ciao a tutti

  • amarodelcapo 12 anni fa Rispondi

    Grandi. Pensavo a una recensione fin troppo di manica larga e invece ammetto di essermi ricreduto. Esistono pochi PROGETTI cosi credibili.