Utopia [Marche] Esoterico 2002 - Rock

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L’ennesimo demotape nel quale m’imbatto in quest’anno è quello degli Utopia. Il nome di questo trio è un po’ come la dichiarazione d’intenti che tutti i gruppi che si affacciano sul mercato italiano. Un’utopia raggiungere il successo? Per molti sarà così, per il gruppo in questione chissà.

La formula sonora che esce da questo demo è quella di un crossover leggero dove la componente metal è leggera quanto impalpabile, mentre quella ritmica è più presente. Cinque canzoni che spaziano nell’arco costituzionale del rock italiano degli ultimi vent’anni, in cui chiunque può trovarci il proprio riferimento.

“La mia scelta” è un brano tirato piacevbole da ascoltare che risente tuttavia di un testo non proprio efficace. “Oblio” è una classica ballatona con il tocco epico di alcuni dei migliori Litfiba, quelli di “17 Re” per intenderci. La successiva “L’altra verità” soffre di un fraseggio chitarristico che ricorda molto “Dentro Marylin” degli Afterhours, ed il gruppo di Manuel Agnelli sembra essere una delle maggiori influenze per il gruppo, vista anche la cifra stilistica della successiva “L’addio”.

In ogni caso si tratta di due ottime composizioni. Il finale di “Immagine di domani” si sotiene come i precedenti brani su di un’alternanza tra sussurri e grida tipica dello stile un tempo identificato come grunge. In definitiva uno dei classici prodotti del rock all’italiana che a mio giudizio avrà difficoltà ad emergere.

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La recensione Esoterico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-05-16 00:00:00

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