GD Modern One 2011 - Rock, Alternativo, Ambient

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Un disco privo di personalità, assolutamente demodè e con poco da dire

L'incipit di questo lavoro sembra promettere bene, atmosfere eteree, suoni cupi e ben scelti, tutto sembra preludere a un lavoro da ascoltare con estrema attenzione. Purtroppo quel che segue non tiene fede alle promesse iniziali, le tracce che verranno sono una serie di poco appetibili sonorità, alcune dalla durata brevissima, che si muovono tra lo sperimentalismo ostinato ed il desiderio di creare temi da soundtrack cinematografica.

Nonostante l'ascolto attento è difficile trovare brani che rimangano impressi nella memoria, così come diviene via via impossibile riuscire a sopportare il noise complesso e sconclusionato di tracce come "Electrical cry" o "Re Live". Quest'ultima in particolare si segnala per l'assoluta mancanza di stile, con quel suo canto gregoriano preso da una qualsiasi libreria di Garage Band e messo lì a fare da esordio ad un tema privo di verve.

In generale il disco suona privo di personalità, assolutamente demodè e con poco da dire. Non si riesce veramente a trovare uno spiraglio positivo, perfino la struggente parte di piano in "And I am here" viene tristemente rovinata dall'ingresso di archi che poco hanno a che vedere con il resto della composizione. In assoluto un disco che non trova spunti interessanti e che rende ostico l'ascolto fino in fondo.

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La recensione Modern One di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-29 00:00:00

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