Lost Moon s/t 2001 - Rock, Psichedelia, Progressive

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Innovativo il genere suonato dai campani Lost Moon, forse non proprio alla portata delle orecchie di tutti, ma per chi è molto aperto a certe “ricercatezze” sonore questo demo rappresenta sicuramente un buon lavoro: sonorità progressive, psichedeliche e tribali si fondono in un hard-rock ben suonato e ben arrangiato; inoltre i testi sono un vero e proprio viaggio introspettivo e alienante in questa società che genera solo rabbia e frustrazione.

Otto i brani e, a parte qualche errore impercettibile di registrazione e tecnico il lavoro non presenta nulla di cui lamentarsi. Già dall’intro s’intuisce un qualcosa di nuovo e sperimentale che la band vuole proporre agli ascoltatori più ‘chiusi in stereotipi’. Dopodiché "Light inside", il primo brano vero e proprio, ci fa conoscere i Lost Moon sotto la vera luce aggressiva delle chitarre sporche e grezze del puro rock anni ottanta. Anche gli altri brani non sono per niente male, soprattutto "Cradle of madness", divisa in due parti, veloce e graffiante, ma con tempi rallentati e di sicuro impatto per le parti più remote e inaccessibili della nostre menti. La voce è molto espressiva e si addice appieno ad un sound che spazia da sonorità aperte e molto orecchiabili a rallentamenti sonori sperimentali che portano l’ascoltatore al limite tra il sogno e la realtà.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-06-01 00:00:00

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