Bonacrianza Pizza calamari lumachine 2001 - Ska, Rock, Reggae

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La redazione di Rockit combina brutti scherzi. Con un sadismo invidiabile, ogni tanto appioppa ai suoi collaboratori dei cd pietosi che, oltre a meritare indifferenza, dovrebbero finire nel cestino dei rifiuti senza pensarci troppo. E tale considerazione serve giusto per mantenere una certa patina di raffinatezza. Certo, situazioni del genere non sono la regola (per fortuna!), ma tutto può accadere. E il giovane (?) recensore, pieno di belle speranze per un domani migliore, sempre illuso di poter scoprire i nuovi Beatles, si affligge. E vorrebbe cambiar mestiere. Chi scrive è, appunto, reduce da una esperienza del genere, una esperienza, sia ben chiaro, terribile, che ti sfascia. E mentre sogni di mandarli a quel paese (i capoccia di Rockit, si intende) arriva il cd che ti rimette in pace con te stesso (e con i capoccia di Rockit…). E, nello specifico, sono arrivati i Bonacrianza, quintetto simpatico, solare, intelligente, scanzonato. Qualità che la band umbra distribuisce a piene mani con un cd grintoso, ben fatto, con energia rock ed echi ska, nonché testi trasudanti ironia. L’opener “Per un litro di benzina” meriterebbe di essere un hit da classifica, “Anna” è una delle più lucide e, nello stesso tempo, tenere canzoni mai dedicate ad un tema difficile come la depressione che mi sia capitato di ascoltare, “Che belle luci che bei colori” potrebbe essere un cavallo da battaglia di un qualsiasi centro sociale. Magari sarà un abbaglio preso dalla disavventura descritta ad inizio recensione, fatto sta che questo cd senza pretese eccessive, tra l’altro migliorabile da più di un punto di vista, ma semplice come solo un buon disco sa essere, ronzerà a lungo dalle parti del mio lettore. Non solo perché mette di buon umore. Le tematiche della band, pur non brillando di originalità, hanno il gran merito di mettere in moto, oltre che il culo, anche il cervello. La fuga dalle convenzioni, dalla vita di plastica che minaccia di avvolgerci in un nulla planetario, cantate con la giusta ironia e provocazione, rappresentano un biglietto da visita invidiabile. E solo per questa ragione i Bonacrianza meritano tutta l’attenzione possibile.

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La recensione Pizza calamari lumachine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-06-05 00:00:00

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