Desad 2010 2012 - New-Wave, Indie, Shoegaze

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rock, elettronica e shoegaze. Le basi per fare cose interessanti ci sono ma la band deve ancora crescere

I Desad (band spezzina nata dalle ceneri dei Landau) debuttano con "Farmacostasi", breve ep in cui si incrociano rock, elettronica e shoegaze. “6° Di Separazione” galleggia su basso, batteria e briciole di synth (mentre voce e chitarra mordono). Segue la più malinconica e riflessiva “Farmacostasi” (sottile linea melodica, lenta crescita). “Landau” vorrebbe assumere un tono più incisivo, ma si lascia contagiare da solari derive pop. “Cuoreopaco”, caratterizzata da flebile sofferenza in crescita (seguita da un ampio sfogo strumentale) lascia spazio a “Chrystal” (atmosfere elettro rock, synth ipnotici e ritornelli che tramortiscono) e alla conclusiva, ondeggiante e malinconica, “Vibraluna” (esplosiva nel finale).

"Farmacostasi" è uno di quei dischi che si fa ascoltare, ma non entusiasma. A lasciare una buona impressione sono i momenti in cui che un miglior amalgama di strumenti e voce (“6° Di Separazione”) o in cui è la malinconia ad avere il sopravvento (“Cuoreopaco”, “Vibraluna”), mentre a passare inosservati sono i restanti pezzi (derive pop rock, minor personalità). Le basi per fare cose interessanti sembrano esserci, ora sta alla band trovare il modo migliore per maturare.

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La recensione 2010 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-08 00:00:00

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