Vimana Realtà apparente 2012 - Rock

Realtà apparente precedente precedente

Forzato e non riuscito album a base di rock piuttosto tradizionale rielaborato con reminiscenze / rimpianti prog e velleità pop

12 tracce e nessuna lascia il segno. La forma–canzone è infatti più o meno sempre la stessa: intro rarefatta, zuccherosa parte melodica, intermezzo strumentale (a volte lontamente prog con tastiere e chitarre a farla da padrone), finalone melodico.

Voce pulita e "radiofonica", ricorda un Biagio Antonacci, Battisti in certe flessioni, ma anche uno dei tanti bravi neo-melodici. Perchè ovviamente non gli si può muovere molte critiche a Matteo Chiementin, il frontman: la voce è sempre intonata, costantemente in primo piano e quindi messa sotto la lente d'ingrandimento, una minima incertezza e subito il gioco crolla. Ecco, Chiementin non crolla quasi mai, anche in quei falsetti che preferiresti evitare di ascoltare.

Tutto il resto ti fa imprecare: le chitarre distorte e inserite a caso su un tappeto pop, la possibile (e inutile) ricerca di sfumature che davvero diano un minimo di personalità ad ogni pezzo, o anche solo constatare la totale assenza di un canzone strutturata come si deve, con una dinamica, uno svolgimento, un testo interessante, una storia che ti incuriosica. Nulla. Un cavallo ben allenato e lasciato in cortile.
Consiglio vivamente la carriera da interpreti, o quanto meno di ripensare da capo tutto il progetto.

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La recensione Realtà apparente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-15 00:00:00

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