Punck cdr01 2002 - Sperimentale, Psichedelia, Elettronica

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Sotto il nome Punck si cela una vecchia conoscenza dell’elettronica più sperimentale, Adriano Zanni, già deus ex machina di Loop Collective e curatore della webzine Spectrum ( http://dive.to/spectrum) dedicata alla divulgazione dei suoni elettronici made in Italy. In un recente numero di Rumore si faceva il punto della situazione sull’esistenza in ambito elettronico di una ‘laptop generation’ ossia di una schiera di musicisti dediti all’elaborazione di suoni digitali ( Matmos, Styrofoam, Solvent alcuni nomi ) tramite un pc portatile, un laptop appunto.

“Cdr01” rientra con grande personalità in questi fragili steccati costruiti su cangianti strutture di dati e suoni che richiamano la produzione della Warp, ed in particolar modo di Aphex Twin, e si presenta come il risultato di una intensa collaborazione tra artisti giapponesi, belgi e italiani con cui Punck ha interagito e scambiato segnali e input via posta elettronica. Ne è venuto fuori un lavoro corale e complesso tra remix incrociati che non sono semplici variazioni sul tema ma vere e proprie opere a sé stanti, dialoghi sintetici sviluppati attorno ad una idea fluttuante e liquida come le stesse esecuzioni.

“Cdr01” non è quindi di facile ed immediata comprensione ma affascina e cattura ad ogni nuovo ascolto e, caratteristica molto importante, non mostra segni di autoindulgenza: tutto appare funzionale ad un discorso che mantiene una innata umanità pur se lo svolgimento verbale è affidato alle macchine. Lo si avverte ad esempio nei paesaggi siderali costruiti su “cdr01-03” o nella voce femminile in “cdr01-05”.

Non lasciatevi ingannare dall’analogia Cdr uguale demo-opera prima acerba e naif, “Cdr01” non lo è affatto, al contrario è opera matura e prodotta con grandissima cura per i suoni e le sue sfumature e sarebbe fortemente riduttivo considerarlo come un prodotto elettronico italiano. Con le tecnologie di comunicazione oggi a disposizione, in casi come questo è molto più appropriato parlare del frutto della vitalità artistica del pianeta Terra.

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La recensione cdr01 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-14 00:00:00

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