Blender Retina 2012 - Alternativo, Pop rock

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Potenzialmente una bomba, in realtà solo una piccola idea molto diluita

Sinceramente c'è pochissimo da salvare. Di solito in progetti come questo - rock pomposo al limite del glam, testi cantati con passione e sentimento in maniera quasi teatrale - spesso c'è una buona, se non ottima, capacità tecnica che va a coprire i buchi lasciati da un songwriting che ormai è diventato il revival di se stesso. 

Purtroppo quasi nulla viene in aiuto ai Blender: suoni brutti e registrati male, una band sotto che proprio non la senti e sopra la voce non è all'altezza della situazione. Il frontman Paul Soranis ha un certo carisma, sembra voglia metter vicini Califano, Renato Zero e Bowie (sentitevi "Bugie"), e non è per niente una cattiva idea: trasmette un anima languida e lievemente psichedelica che si mischia bene al rock italiano più smaccatamente melodrammatico, alla Pooh direi.

Nelle migliori delle ipotesi sarebbe una bomba, ci sarebbe il sentimento, la follia inarrivabile di Ivan Graziani e il rock. Qui è solo una piccola idea diluita in dieci tracce e nessuna canzone diventa veramente importante. Deludono le aspettative. Peccato.

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La recensione Retina di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-20 00:00:00

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