LaCorte Grande Esposizione Universale 2012 - Rock, Indie, Alternativo

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I love radio rock.

I love radio rock. Nel senso che mi piace quando in radio passano il buon rock “radiofonico”. Per dire, se sentissi per radio un pezzo dei LaCorte, capacissimo di ascoltarlo tutto. E non perché susciti chissà quale smania di aggettivazione arzigogolata; lo ascolterei perché ci sono pezzi che, nella loro semplicità, funzionano e basta. I LaCorte dicono di “suonare come Andy Summers in gita a Seattle mentre i Battles gli rubano i panini dallo zaino”. Non chiedetemi cosa significa; io le raccomandazioni inconsapevoli non le ho mai capite (e apprezzate) fino in fondo. I Battles poi non ho davvero idea di come siano potuti saltar fuori. Quello che invece so è che la timbrica di Davide Genco è sufficiente a giustificare qualsiasi tipo di ascolto: svogliato, distratto, affamato, affascinato, rapito. Che con sotto quelle due o tre melodie giuste poi, altro che singoli…

“La grande esposizione universale” è il secondo album dei brianzoli LaCorte, il primo non autoprodotto. Dieci buoni pezzi, alcuni migliorabili (vedi “Percezioni di vita distorte”: “Lei m’ispira solo sesso e questo è disarmante / lei che solo perché è un cesso sembra intelligente”), altri invece molto interessanti come la ballata “Mi hanno rubato la primavera”, “Peter Parker & Mary Jane” e “Vuoti a perdere”. Dentro c’è un po’ di alt rock e, soprattutto, un po’ di pop. Quel po’-di-pop che, se scritto tutto attaccato, è in grado di fornire la spinta necessaria per far decollare un pezzo, attrezzarlo a sufficienza da renderlo fruibile ad un numero potenzialmente enorme di persone. Ed è questa la strada che a mio parere i LaCorte dovrebbero percorrere, la strada del pop rock raffinato, ma da grande platea. I LaCorte sono una band capace di fare radio rock onesto e senza troppe pretese, e per ora va benissimo così: come dicevo, I love radio rock. Per passare poi da buono a ottimo basterà definire meglio la cifra stilistica, senza paura di mettere bene in risalto le due facce della band che ne “La grande esposizione universale” convivono (forse ancora troppo) placidamente, ovvero quella più alternativa e quella meravigliosamente pop. In quel caso avremo guadagnato davvero una band notevole.

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La recensione Grande Esposizione Universale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-14 00:00:00

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