Intifada Fuori controllo 2002 - Metal, Funk, Crossover

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Non mancano le idee agli Intifada: la maggior parte delle canzoni registrate sul dischetto promo hanno una logica ben precisa che non mente sull’ideale di abominio nei confronti di errate logiche di ‘potere’. Quello che non è ben chiaro è il tipo di strada musicale attraverso cui arrivare al punto. Come dire: gli Intifada sanno dove andare ma non da dove passare.

Le idee, ribadisco, sono buone; il messaggio appare fin troppo chiaro nei testi, ma musicalmente regna una certa confusione. L’idea di fondo è creare un crossover che risponda ai veri intenti del genere, ossia creare una commistione di stili che affianchi e mescoli blues, rock, pop, metal, psichedelia e chi più ne ha più ne metta. Forse il risultato è quello, ma l’ascolto offre soprattutto un miscuglio spesso disordinato di tutti i generi sopra elencati. D’altro canto alcuni spunti sono realmente meritevoli. E’ il caso della title track “Fuori controllo”, dotata di un inizio rumoristico cui si sostituiscono il tema introdotto dallo slap di basso, seguito poi dalla band al completo che si incanala in un vortice sonoro ben congegnato. Altri buoni spunti provengono da “Sono dietro di noi” con un bell’inizio funk, in cui è ancora il basso a dettare legge, seguito dalla chitarra.

Il problema di fondo è che in tutti i brani l’idea iniziale, presagio di buone cose, viene persa nel proseguo del brano, lasciando per strada tutta l’energia accumulata all’inizio. Gli Intifada possono fare di meglio, anche e soprattutto perché, a motivarli, c’è un reale bisogno di dire delle cose, dare un messaggio.

C’è molto sui cui lavorare; una maggior attenzione andrebbe posta sugli arrangiamenti che offrono il meglio di sé solo alle prime battute.

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La recensione Fuori controllo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-09-19 00:00:00

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