Entourage Supercar EP 2012 - Soul, Rock, Ritmi

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Un ep di memorabilia e outtakes per fan per colmare l'attesa del nuovo album

Hai degli amici che hai invitato a cena, sei in ritardo, devi ancora infornare l’arrosto, quando ti accorgi che la casa è un delirio, beh, come al solito. Cerchi di raccogliere le idee, ma ogni tentativo di sistemare in modo logico porterebbe via troppo tempo: troppi armadi da aprire, riempire, richiudere, troppi panni da piegare, troppo ordine da fare. L’unica soluzione, extrema ratio, è quella di prendere uno scatolone abbastanza capiente e infilare tutto dentro, vestiti, cd, dvd, libri di scuola, scatoloni della pizza, elettrodomestici, pezzi della bicicletta.

Ecco, questo ep degli Entourage si avvicina alla soluzione scatolone appena paventata. Ma apriamolo, non restiamo lì a fissar troppo lo scotch da pacchi della copertina. C’è Supercar, già edita nel primo album "Prisma", un rock sicuro, di chiara matrice indipendente americana fine-novantina, un bel basso pulsante, con qualche spruzzata noise, testi in inglese. Spostiamo questo reperto e troviamo una cover di Sunday Morning dei Velvet Underground, chitarraacustica+voce+riverbero. Compiuta, ben eseguita anche, sentita pure se vogliamo, ma che onestamente non aggiunge granché alle numerose cover che questo brano. Ci immergiamo ancora più a fondo nel pacco e troviamo "Hapnea", registrato in italiano almeno nel 2006 (ai tempi dell’ep "Enter In Our Age") e remixato 2012, figlio di un gusto simile a quello del primo pezzo ma più grezzo e meno deciso. Nel frattempo, a furia di rovistare, scopriamo l’ultima traccia, "At work", sperimentazione per batteria+urlavarie+rumori.

Facciamo qualche passo indietro e guardiamo lo scatolone svuotato: intuiamo con tenerezza la mano che ha messo tutto dentro, la mano di un gruppo poliedrico e dalle molte ispirazioni, ma dobbiamo ammettere che, per esser un prodotto a sé, c’è un bel po’ di casino. Un filo conduttore manca, si sente la differente ispirazione dei diversi brani, così come il fatto di esser stati registrati in tempi molto differenti.

Ben altro l’approccio a questo lavoro se invece consideriamo questo ep come un regalo per i fan, un modo per rivivere insieme alcuni dei passi fatti, lasciar loro un oggetto da collezione con outtakes insieme ad un pezzo già edito, in attesa del nuovo album che arriverà nel corso dell’anno.

Nel frattempo io rimetto questi pezzi dentro lo scatolone e mi siedo qui ad aspettare il nuovo album.

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La recensione Supercar EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-07 00:00:00

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