Simon Shull ep 2002 - Rock, Alternativo

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Simon Shull è il nome di questo trio laziale (non fraintendetemi, intendo in senso geografico) di recente formazione. Il loro demo contiene quattro pezzi che potremmo tranquillamente inserire in quel filone del rock-italiano che ha visto la sua massima esplosione nella metà degli anni ’90.

Formazione ridotta all’osso: chitarra, basso e batteria, che, a tratti, non manca di rendersi solida e incisiva. Il disco riporta istintivamente ai Marlene Kuntz, e non tanto nei suoni quanto e soprattutto nelle liriche altalenanti e nell’ispirazione - la prima traccia di questo demo si intitola “Lieve”: sarà solo un caso?. Le ritmiche sono piuttosto semplici, lungi dall’essere un male, se non fosse che rischiano di divenire un po’ monotone. I suoni di chitarra sono più o meno sempre saturi e le poche dinamiche giocate quasi esclusivamente sugli effetti.

Nel complesso, direi che il disco si fa ascoltare e che ci sono delle buone attitudini anche se ci sarebbe bisogno di una maggiore cura sui suoni e sugli arrangiamenti in modo da rendere il tutto un po’ più ‘personale’ e originale. Buona fortuna!

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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-09-23 00:00:00

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