Death By Pleasure Waited, Wasted 2012 - Noise

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Il duo piromane devasta tutto: signore e signori, questo è lo "shitgaze"

«I'm on fire! I'm on fire!»: comincia così, con una “Spontaneous combustion” il nuovo EP dei Death By Pleasure. Sfugge alle definizioni: li avevamo lasciati chini sui loro pedali da shoegazer, li ritroviamo ora che fanno “shitgaze”, una commistione di shoegaze, punk, garage, un formato proto-grunge alla Mudhoney, fortemente lo-fi, con episodi da hardcore stramboide (“Shy, shine”), in cui si innestano inaspettatamente melodie vocali quasi orecchiabili, per non dire cantabili.

Il fuoco incombe ancora in “Find a fire that burns”, psichedelia noise decadente che riporta alla mente i Jesus and Mary Chain, mangiandosi intorno tutte le frequenze troppo basse e troppo alte, roba che gli amplificatori scottano e le valvole esplodono, i pedali camminano da soli, i feedback trapanano i muri.

Ti viene da dire “sludge!” per l'attitudine sbroccata, anche nell'intermezzo percussivo “Waiting, wasting”, fino all'incontrollata, pericolosa, rumorosa “LBMB”, in chiusura. I Death By Pleasure passano, incendiano e non scappano, stanno a godersi le fiamme e il fumo. Un EP solido, esplosivo, che diventa manifesto della strada violenta intrapresa dal duo. Roba che scotta insomma: al loro tre, devastate tutto.

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La recensione Waited, Wasted di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-15 00:00:00

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