REKKIABILLY BANANA SPLIT 2012 - Rock'n'roll, Rockabilly

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Rockabilly, swing e Buscaglione: la sfida del primo album in italiano per la band pugliese

Rockabilly, swing, fiati e surf, queste gli elementi portanti dei Rekkiabilly, band pugliese giunta con "Banana Split" al secondo album, il primo interamente cantato in italiano. Una sfida non da poco, cui la formazione risponde con un massiccio uso di buscaglionate, che a volte funzionano bene ("Lulù Swing", "Banana Split", "L'astronauta") a volte meno ("Sisma"), e con l'istrionismo del cantante Dario Mattoni, che si racconta nel piacevole boogie "Notte notte notte".

Evidente è la volontà dei Rekkiabilly, che esistono dal 2005 e hanno suonato a festival internazionali come Sziget e Fimu, di andare oltre la propria nicchia e parlare a un pubblico più vasto. Esperimento nel complesso abbastanza riuscito, nel senso che il loro sound rimane credibile senza compromettersi troppo, anche se la svolta "nazionalpopolare" avrà senza dubbio scontentato qualche intransigente.

Ma l'intento dichiarato dei pugliesi è un po' quello di mettere d'accordo tutti, compresi i rivali mods, omaggiati col riarrangiamento di un brano northern soul come "Six by six" di Earl Van Dyke e la traduzione-adattamento dell'r&b di Mike Pedicin "Burn toast and black coffee". Come dire: di fronte a un bel piatto fumante di orecchiette con le cime di rapa, è un peccato tirarsi indietro. E poco importa se chi le ha cucinate porta il parka o o il chiodo.

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La recensione BANANA SPLIT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-31 00:00:00

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