YOUNUSUAL YOUNUSUAL 2013 - Pop rock

YOUNUSUAL precedente precedente

Rock, metal, e musica classica: un disco che è quasi un'epopea.

Dunque, se dovessi scegliere un genere per definire gli Younusual userei: dark, goth, metal, electro, e punte di progressive. Avete già capito che ci troviamo di fronte ad un album a dir poco eterogeneo, composto dalla bellezza di 17 tracce, diviso in due parti simboliche: una che è poi l'album vero e proprio e la seconda parte, "Soundtrack", che contiene alcune delle tracce del disco riarrangiate e reinterpretate. Insomma, quest'album è una specie di Opera Rock di un gruppo dalle mille anime e facce. Musica classica, synth e campionamenti la fanno da padrone, e per tutta la durata dell'album sembra quasi di camminare in un bosco magico circondati da un'atmosfera ovattata e onirica, che poi sorprende ed esplode in un rock deciso e preciso che spesso sconfina nell'electro.

La traccia introduttiva "Hey You" è una canzone electro-rock ben composta e piuttosto omogenea con un ritornello che rimane impresso nella mente. Già la seconda traccia "Final Day" è un po' più complessa e ci preannuncia l'intento degli Younusual: spiazzare l'ascoltatore con frequenti cambi di ritmo e di genere all'interno di ogni traccia. "Senso" atmosfera sognante con un buon utilizzo del pianoforte e di una voce quasi sussurrata. All'interno però c'è spazio anche per inserti più electro e campionamenti. "Borderline" è la traccia più dark e metal, con linea vocale sinuosa e synth ossessivi, che comunicano bene il senso delle lyrics che parlano di estraniamento e di una dimensione di solitudine dell'uomo, che è Stranger in a strange land. "Silent Hero", forse una delle migliori del disco: una bella canzone rock pop, sempre arricchita da sintetizzatori ed inserti di musica classica qui e là.

Gli altri brani fanno correre la mente ad un tempo passato, musicalmente al periodo di fine anni '90, inizio 2000, non c'è un chiaro riferimento o ispirazione a band esistenti, perché la sperimentazione la fa da padrona in questo disco. Anche "Gentle Wind of September" si riallaccia a "Senso", sempre soft e dolce ma con una punta di oscurità accentuata dall'uso dei sintetizzatori ed una voce un po' cupa. Sarebbe bello se la canzone procedesse in questo modo, invece ancora una volta durante i 4 minuti assistiamo a vari cambi di ritmo e di genere. L'unica traccia che riesce a far trasparire un po' di pop è "Mimi Lala": una delle più originali del disco, che scorre piacevolmente, aiutata anche dall'uso di fiati e da lyrics più leggere e meno "sinistre". I testi trattano di argomenti e visioni fantasiose e dell'importanza della meraviglia, uniti però ad un atteggiamento di durezza nei confronti della vita, dove l'uomo cerca la propria affermazione. Non sono testi facili dunque, ma si sposano complessivamente bene con le atmosfere plumbee suggerite dalla musica.

Nelle loro composizioni, gli Younusual, come da loro definizione, amano "fare del trasformismo spontaneo il proprio punto di forza", mescolando coraggiosamente generi diversi, cambi di ritmo e di linea vocale. Sicuramente l'obiettivo è quello di sperimentare e di distinguersi dalla massa ma il risultato è alla lunga un po' caotico e spesso rischia di confondere l'ascoltatore, piuttosto che sorprenderlo positivamente. Gli arrangiamenti sono senza dubbio assai curati, lasciano spazio a buoni spunti e buone prospettive, ma questi spunti il più delle volte non durano il tempo di una canzone e purtroppo restano solo degli sprazzi. Tra le due parti probabilmente la seconda (soundtrack) è quella migliore, più ricca di elementi di musica classica, più semplice e "pulita".

Ed questa la chiave fondamentale che gli Younusual sembrano essersi un po' dimenticati per strada: non sempre è importante stupire e spiazzare con melodie arzigogolate e vezzi stilistici. E' indubbio che la qualità ci sia, ma molto spesso si andrebbe dritti al punto anche con un po' di semplicità in più.

---
La recensione YOUNUSUAL di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-21 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia