GEPPE TINTORERA 2013 - Cantautoriale, Pop, Pop rock

TINTORERA precedente precedente

Il disco dell'estate 2013, tra Pupo e Gianni Drudi. Da sentircisi male.

Il riso dei fanciulli e la gioia della nascente primavera si tramutano di colpo in una angoscia di vivere tale da far preoccupare Sartre. Bastano 30 secondi di fiati midi vergati a spregio su una pagina musicale figlia di Paolo Belli e delle compilation di musica italiana dell'autogrill a 4.99 €. Cantato con la voce pericolosamente vicina a quella di Pupo, che declama testi come "Monica per me, Monica per noi, Monica per tutto il mondo è sempre ok.", oppure "Come sto bene solo, sto bene solo, sto bene solo. Ditemi che sono un pazzo ma non c'ho proprio voglia di un intrallazzo", con la verve di Gianni Drudi a fine stagione estiva, dopo aver cantato ogni sera "Fiki Fiki" fino alla nausea. "Voglio chiedermi i danni, quando resto in silenzio, perchè é meglio parlare, è meglio gridare" ed io impazzisco. Tutte ve le vorrei trascrivere.

Non dimentichiamoci della copertina, una mattonella da bagno di un hotel a ore sul mare, nella quale un playboy dice no ad una sirena. "Non ne posso più delle vostre pastiglie, tenetevele voi sulle vostre tovaglie, ciò che vorrei da te è un bel massaggio che scende giù fino al coccìge". "L'architetto" tratta l'annoso problema dei musicisti che non possono pagare le cose della vita vera tipo, appunto, un architetto. Sembra di ascoltare I Cavalieri Del Re cantare "Osteria numero venti". "Maria la cassiera, che mi aspetta di sera, che sa fare l'amore, non conta le ore, poi mi fa il caffè" non diventerà l'inno del Ministero per le Pari Opportunità, mentre la conclusiva "Sette giorni all'alba" è una 3some tra Casadei, gli Audio Due e Beck. A voi il ritornello: "Guarda che c'ho il ciclo, guarda che c'ho il ciclo, gira presto il calendario ma non è un anniversario è solo il ciclo. Guarda che c'ho il ciclo, guarda che c'ho il ciclo, spegni in fretta il desiderio, cambieremo lo scenario chè c'ho il ciclo. Sette giorni senza amore, lei mi guarda e mi sorride, è bello il ciclo. Com'è bello il ciclo."

Tirando le somme di questa esperienza borderline, questo album si piazza prepotentemente nella mia personale top 5 dei dischi per l'estate 2013. Consigliatissimo.

---
La recensione TINTORERA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-06 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia