Ecco il primo CD di un nuovo gruppo romano molto difficile da catalogare e gia per questo degno di essere ascoltato.
I Grinmaus propongono un formula musicale decisamente noise con divagazioni elettroniche e ritmiche metal, con un continuo senso di angoscia e contrasto interiore che fuoriesce da quasi tutti i brani.
Intro elettronica per la martellante e dissonante Blitz che subito ci introduce la personalissima voce di Jago, i cui acuti vocali proseguono a rincorrere le chitarre ne La Foglia Morta, nella quale si apre vagamente alla melodia.
Notevole la title-track Acqua e Fuoco, brano in piu' parti che dopo un percorso strumentale quasi etereo da' spazio alla voce e alle distorsioni.
Meno convincente e fuori dal contesto del CD la melodica e punkeggiante Marcella dedicata a una ragazza piuttosto "facile".
Si prosegue con pensieri sconnessi e cambi di rtimo, passando per la delirante Risolvendo o per l'incubo della rumorosa Cespuglio; c'e' anche spazio per dissertazioni filosofiche sull'esistenza in Vita, combattuta tra la melodia del ritornello e la voce stonata delle strofe.
Il CD si chiude con Cosa che io credo, altro brano con momenti di rumore estremo.
Un lavoro indubbiamente anomalo ma interessante, soprattuto per il carattere originale di molti brani, anche se a volte la ricerca di suoni "di frontiera" porta i Grinmaus ad estremizzare troppo le composizioni, rendendo l'ascolto molto difficile.
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La recensione Acqua e Fuoco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-01-30 00:00:00
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