PLEASEPLAYLOUD MOSO EP 2012 - Stoner, Rock, Grunge

MOSO EP precedente precedente

Poco convincenti, poco personali, troppe distorsioni

Dicono nella bio di fare un “rock ad alto volume”, prendo anche nota del nome che si sono scelti, metto le cuffie e giro il potenziometro al limite della sopportazione. Il disco appare subito distorto e piacevolmente breve (altrimenti sarebbe risultato eccessivo). Evidentemente i Please Play Loud s’ispirano al garage-rock e al grunge di Seattle, il loro nome mi ricorda proprio quella felpa dei Nirvana che vedevo spesso tra gli alternativi del liceo dove c’era scritto “Seattle plays loud”. Bisogna suonare e suonare forte, ascoltare e ascoltare forte.

L’EP si apre con “Mascherpa”, il brano un po’ più melodico e vagamente britpop, almeno nel ritornello, ma in sottofondo si sente già la strada energica che prenderanno gli altri brani. Il basso lavora sempre bene e sa farsi sentire: in “Teenage punk” è quello che domina e fa vibrare ogni fibra sotto pelle. Anche “Laugia” si apre col basso, poi sostituito prepotentemente dalla batteria e dai suoni elettrici della chitarra rigorosamente distorta, su cui la voce grezza si adatta sempre bene. In chiusura arriva “Paranoia”, che all’inizio sembra un brano psichedelico anni Settanta, ma poi lascia spazio alle distorsioni che conquistano il finale.

Alla fine di questo quarto d’ora scarso rimane un EP d’esordio coerente, ma un po’ nostalgico e ancora poco convincente. Non trascina come dovrebbe, perché si perde in troppe distorsioni. Le capacità ci sono tutte, bisogna trovare solo la strada giusta per esprimerle. Insomma è come dire: “è bravo, ma non si applica”.

---
La recensione MOSO EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-04 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia